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LA RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI
NOTE ALLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE N.19 DEL 2025
L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA DELLE REGIONI
CONTRO LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE DEI MAGISTRATI Il potere esecutivo, dopo aver assoggettato di fatto, attraverso granitiche maggioranze parlamentari, il potere legislativo, intende completare il suo piano autoritario, facendo altrettanto con il potere giurisdizionale, separando le carriere dei magistrati inquirenti da quelle giudicanti, secondo il noto principio “ divide et impera”.
Su "Lavoro e Previdenza oggi"
Il Reddito di cittadinanza è un diritto acquisito (in base alla legge) per chi l'ha già ottenuto ed, anzi, andrebbe esteso con una nuova legge a tutti i lavoratori licenziati per motivi economici.
- 4 - - 5 - - 6 - - 7 - - 8 - - 9 - - 10 - - 11 - - 12 - In queste nuove pubblicazioni dopo il libro “ La teoria dell’accordo per governare la globalizzazione” ho inteso precisare che il modello di Stato democratico, per realizzare una democrazia compiuta, e non mantenersi sempre in una visione autoritaria e statualista dell’ordinamento, non si deve fondare solo sulla rappresentanza popolare, attraverso elezioni a suffragio universale, sulla separazione dei poteri, e sul principio maggioritario dei suoi organi istituzionali di natura collegiale o collettiva, necessario per la nascita ed il funzionamento di ogni nuovo soggetto giuridico democratico, ma anche sul riconoscimento dei diritti quesiti (di cui la pensione, ne costituisce il principale e più attuale esempio, quale retribuzione differita, frutto di un patto fra il cittadino e lo Stato), in quanto la sovranità appartiene al popolo, non solo considerato nella totalità dei suoi componenti, ma anche nei singoli soggetti privati, che ne fanno parte, i quali sono sovrani nelle rispettive sfere giuridiche nel quadro delle norme costituzionali, che li tutelano, non solo nei rapporti privatistici fra di loro, ma anche e soprattutto nei confronti dei pubblici poteri, per evitare la c.d. “tirannia o dittatura della maggioranza”, considerati i poteri di supremazia, di cui essi dispongono, ma pur sempre nei limiti previsti dalla Costituzione nelle varie materie. In tal modo vengono tutelati i singoli cittadini dai mutamenti dei Governi e quindi anche quelli espressi dalle minoranze parlamentari. Inoltre, nelle ultime due pubblicazioni ho ulteriormente evidenziato che nello Sato democratico tutti i diritti sono fondamentali e inviolabili, nei termini stabiliti dalla Costituzione ( art. 2), anche negli stati di emergenza, come quello attuale, che non possono costituire eccezioni alle garanzie costituzionali del riconoscimento e della tutela dei diritti dei cittadini e dell’uomo, più in generale, della separazione dei poteri e del ruolo di centralità del Parlamento, massima espressione della sovranità popolare e del principio di legalità dello Stato di diritto e democratico.
Intervista al dr. Valentino De Nardo durante il programma "Scienza e Lavoro", andato in onda il 23 novembre 2018 su OneTV (ch. 86 DTT e 828 Sky), condotta da Diego Righini.
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